Quello che non torna è l’essere portatrice di idee tradizionaliste, per certi versi anche reazionarie, e vivere, poi, secondo schemi che di tradizionale hanno ben poco.

Ha incontrato un uomo e se ne è innamorata. Dal loro amore è nata una bimba. Loro tre costituiscono una Famiglia, benché nessun vincolo matrimoniale lega i due adulti della coppia.

Oggi il loro amore si è consumato. Resta quello, ben più profondo ed infrangibile, che entrambi provano nei confronti della loro bambina.

Sul perché si è spento questo amore si potrebbero avanzare molte ipotesi.

Sul quando, anche.

Sta di fatto che l’infelice conclusione e’ stata resa nota soltanto qualche giorno fa, a seguito di una serie di comportamenti maldestri di lui che non potevano passare inosservati e che, soprattutto, non potevano non destare scalpore in considerazione del ruolo ricoperto da lei.

Lei non e’ una donna qualunque.

E’ il Presidente del Consiglio italiano. Se ne facessimo esclusivamente una questione di potere, è probabilmente la carica piu’ importante dello Stato. A lui, nel momento in cui lei ha ricevuto la nomina dal Presidente della Repubblica, è stato chiesto cio’ che per millenni ci si e’ aspettato da chi era accanto ad una persona di potere, ovvero di restare accanto a quest’ultima (anche un passo indietro, a dire il vero!) e di non commettere “sbavature” che potessero offuscarne la luce.

Lui non ce l’ha fatta.

Il ruolo di First (Gentl)Men non è riuscito a reggerlo. Ed ha finito per ritrovarsi alla “porta” in maniera drastica e definitiva, deriso dalla stragrande maggioranza degli Italiani, che non gli hanno perdonato gli atteggiamenti volgari, sessisti e beceri tenuti nel “fuorionda” del programma televisivo da lui stesso condotto.

Il linciaggio mediatico e’ gia’ cominciato.

Sui social imperversano immagini, frasi, parodie, video e imitazioni di lui, di lei, di loro. Anche le TV straniere non si astengono dal sarcasmo.

Il mondo politico si divide tra chi prova umanamente tenerezza per la Premier, colpita nella sua dimensione piu’ umana, quella di Donna e Madre, e chi, cinicamente, le rimprovera di essersi innamorata di un “coglione”, fondamentalmente perché “chi si somiglia si piglia”.

Sta di fatto che la risposta al “fuorionda” da parte di lei è stata celere, precisa e pungente. Un vero capolavoro in termini di comunicazione mediatica.

La storia tra loro finisce. L’amicizia resta. La figlia anche, naturalmente.

Il livore nei confronti dei suoi pseudo nemici politici viene invece palesato dalla Premier attraverso la versione soft di un famoso slogan tanto caro a una certa destra italiana “sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani”. Nel post di Instagram con cui laconicamente lei lascia lui, si fa, infatti, riferimento ad un antico brocardo latino del quale ho come l’impressione che alla Premier sia sfuggito il reale significato.

Gutta cavat lapidem” indica, invero, un’azione debole, ma ripetuta molte volte, che alla fine porta al risultato desiderato. Quindi, lungi dal significare che la pietra è dura e resistente ma resta tale, mentre “la goccia è solo acqua”, giacché la goccia, a furia di insistere, scava eccome; e il senso è proprio il contrario di quello che lei vorrebbe esprimere e cioe’: mai sottovalutare l’acqua perché ha più potere di ciò che sembra. Ha il potere di perforare la pietra!

Lei è una dura e vuol fare la dura, a costo di stravolgere il significato di un antico proverbio latino, ma cio’ non toglie che “Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo”.