In informatica, con il termine multitasking si indica la capacità di un software di eseguire più programmi contemporaneamente, alternando il tempo dedicato all’esecuzione di ciascuno di essi.
Qualche giorno fa ero con una collega, che è anche una cara amica, in attesa di un cliente che si era rivolto a noi per una causa di separazione e discutevamo del fatto che avremo dovuto comunicargli qualcosa di non molto piacevole. Entrambe abbiamo ricevuto una serie di telefonate sui nostri telefoni cellulari. Prima è toccato a me. Mia figlia mi comunicava di avere la febbre alta e sollecitava il mio rientro.
Ho contattato il medico per un consiglio sui farmaci da somministrarle. Poi mi ha contattato un ingegnere con il quale ho intavolato una discussione sul tasso di schiacciamento del calcestruzzo oggetto di una fornitura. Mi sono scoperta esperta del settore e del … “carotaggio”.
Poi ho messo giù ed ho seguito per qualche istante la Collega che discuteva animatamente prima con un perito assicurativo e poi con sua madre in merito alla cena per suo figlio. Allora ho cominciato a prendere appunti sui farmaci che mi aveva indicato il medico qualche minuto prima e le dosi da somministrare per non dimenticarmene.
Lei, intanto, conclusa l’ultima telefonata, ascoltando me che ad alta voce ripetevo a me stessa: “mezza dose di Clenil, mezza di Fluimucil antibiotico e 5 cc di fisiologica, mezza bustina di OKI o altro infiammatorio … ” si è messa a ridere ed ha esclamato: “certo … più multitasking di così si muore!!