Capita di confrontarsi con gli Altri. Di parlare molto o, al contrario, di tacere ed ascoltare. Capita di intervenire, a volte, in discussioni non sempre piacevoli. Complicate come il procedere in un campo minato. Prima lo facevo con quella spontanea ma pericolosa schiettezza che mi ha sempre contraddistinto. Badavo poco alle conseguenza delle mie Parole. Era quello che pensavo, e lo esprimevo. Oggi – alla luce delle esperienze vissute, molte delle quali hanno lasciato segni e cicatrici – ascolto molto più di quanto parlo. Cerco di parlare soltanto quando è strettamente necessario e peso molto le parole che pronuncio, stando sempre attenta a non urtare l’altrui Sensibilità. Mi accorgo di come tutti percepiscono e vivono la Vita nel Senso che hanno inteso attribuirle. Soprattutto quando è tempo di bilanci; il più lo hai fatto o avresti, quanto meno, dovuto farlo. Lì ci si ritrova con Se Stessi e la propria Fragilità. E non e’ facile stringerla a sé ed accarezzarla come la Figlia che avremmo desiderato avere. Perché spesso non lo è. È qualcosa in cui non ci riconosciamo. Qualcosa di diverso dall’immagine che abbiamo di Noi Stessi che ci siamo costruiti per nutrire costantemente l’autostima di cui necessitiamo per vivere. La nostra Fragilità incarna la Debolezza, il Fallimento, l’Inadeguatezza, l’Immaturità. Tutto ciò che guardiamo con disprezzo – o quanto meno con commiserazione – negli Altri. Quello che Noi non vorremo mai essere. Ecco perché accarezzare la Fragilità è un gesto inconsueto … e coraggioso. Bisogna averne eccome, di autostima. Bisogna avere la Consapevolezza di “essere” …. nonostante la Debolezza, il Fallimento, l’Inadeguatezza e l’Immaturità. Nonostante non siamo diventati ciò a cui aspiravamo diventare a vent’anni ma un decimo, un centesimo, un millesimo di quelle aspirazioni. Perché l’Audacia, l’intelligenza, l’Abnegazione e la Tenacia possono certamente costituire un patrimonio di base importante per realizzare e realizzarsi, ma poi la Vita è un gioco complesso in cui le variabili (sentimentali, umane, professionali, familiari) assumono un ruolo fondamentale nell’ingarbugliare la matassa, così come nel dipanarla. Perché poi accade questo: che in alcuni periodi sembrerà tutto un gran casino, ed in altri – certamente meno – tutto apparirà più chiaro, nitido e sensato. Occorre accarezzare la Fragilità con estrema Tenerezza, perché gli Altri percepiranno questa Tenerezza, ma anche la Forza d’Animo e di Carattere che hanno forgiato la Persona che siamo. Nessuno specchio deformante, nessun castello di carta, nessun filtro e nessuna maschera. Semplicemente … la Persona che siamo.