Sono solo parole. Eppure incutono terrore, angoscia, panico, sgomento. Da quando qualche giorno fa la Russia ha invaso l’Ucraina ed il Presidente Zelensky ha invitato tutti gli Stati del mondo a non voltarsi dall’altra parte, ascolto e leggo parole che hanno lo stesso potere devastante di una bomba all’idrogeno. Sono parole di guerra. Oggi ho appuntato queste: Missili, Incendio, Attacco centrale atomica, Reattori, Pompieri, Feriti, Sicurezza, Radioattività, Cessate il fuoco, Esercito, Controllo, Preoccupazione, Resistenza, Scudi umani, Granate, Azione dissuasiva, Bombe, Ministri degli Esteri, Unione Europea, Leader, NATO, G7, Insensatezza della guerra, Conflitto, Tavolo delle trattative, Unità d’azione, Deterrente, Attacco scellerato, Fermezza, Sirene antiaeree, Check point, Cavalli di Frisia, Sacchi di sabbia, Fronte nord, Fronte sud, Morti, Bambini, Distruzione, Colpi di artiglieria, Ponti distrutti, Aeroporto, Assedio, Odessa, Convogli militari, Genocidio, Appello, Separatisti, Corridoi umanitari, Feriti, Truppe, Porto, Razzi, Attacco navale, Truppe anfibie, Crisi umanitaria.

Ce ne sono altre. Diverse. Ma sempre angoscianti. Le appunto. Per non dimenticarle.

Per non dimenticare …