Si guardarono meravigliate come se avessero assistito ad un evento assolutamente improbabile se non impossibile. Agli occhi sgranati fecero seguito smorfie delle labbra dal significato inequivoco: mah!
Avevano cenato nel loro ristorante preferito, accarezzate dall’ambiente accogliente che le proprietarie del locale erano riuscite a creare in pochi anni. Si erano concesse una bottiglia di vino bianco ed un tagliere di salumi veramente gustoso. Il tutto condito da tante delicate confidenze frutto di una conoscenza lunga e profonda.
Avevano toccato svariati argomenti, da quelli leggeri ai più impegnativi. Alcuni di essi costituivano nervi scoperti di esistenze intrecciate e, per certi versi, spezzate. Senza pudore verso le loro rispettive fragilità. Erano come sorelle. Si conoscevano da bambine e conoscevano dei loro percorsi di vita gioie e sofferenze.
Ma avevano anche riso. E tanto. Su episodi singolari che le avevano viste coinvolte, e su abitudini e modi di essere, loro e di amici comuni, che trovavano particolarmente divertenti.
Avevano anche salutato distrattamente alcuni avventori che durante la cena avevano fatto il loro ingresso nel locale. Ma, tutto sommato, quei lievi cenni del capo, quei sorrisi, quei “ciao” che avevano rivolto ai predetti avventori, erano stati così superficiali da non distrarle affatto dalle chiacchiere in cui erano immerse attraverso il loro gioioso modo di comunicare.
Erano, in effetti, nel loro “mood” preferito.
Quello di Amiche della e per la Vita.
Tutto potevano immaginare quella sera, fuorché ciò che poi si era verificato, e cioè che, al momento di pagare il conto, venisse loro riferito che qualcun altro aveva provveduto al loro posto, omaggiandole della cena che così amabilmente avevano consumato quella sera. Sbalordite da un gesto di gentilezza, generosità e galanteria che appare oggi assolutamente anacronistico, piacevolmente stupite per la semplicità e, nel contempo, l’estrema singolarità del comportamento del gentiluomo che era qualche tavolo più in là del loro, gli si avvicinarono per ringraziarlo e andarono via …”

Vien da chiedersi se al giorno d’oggi esiste ancora la galanteria.

È disarmante.
Ma si. Vi assicuro.
Esiste!