Ho sempre nel Cuore Persone che non ci sono più.
Quelle Persone sono per me fonte di energia vitale, di speranza, di incredibile benessere interiore.
E accade che io mi rivolga a loro nei momenti di estrema difficoltà; che effettui dei veri e propri consulti e che mi ci ispiri. Sono tutte Persone che hanno sofferto con coraggio; che hanno sopportato dolori atroci; che hanno, in definitiva, portato una “croce”.
Oggi le parole del sacerdote in Chiesa sono state illuminanti.
Pasqua è anche la ricerca di un volto. Il volto di chi, pur morto, ci esorta alla Vita.
Il volto di chi, pur non essendoci più, ci induce ad andare avanti, a portare le nostre croci senza lamentarci ed, anzi, con la consapevolezza di affrontare semplicemente una prova. Una prova di coraggio.
Ho pensato a Ciro, a Raffaella, ai miei Nonni, a Pina, Rosellina, Suor Margherita e tanti altri. Tutte persone care. Tutte Persone forti.
E’ vero. Costoro resteranno sempre nella nostra memoria ed affioreranno proprio nei momenti in cui più ce ne sarà bisogno per apprezzare la Vita. Rinasceranno nel ricordo per consentire a noi di riconoscerne il coraggio, la forza, le immense virtù e di emularli … proprio quando pensiamo di non avere risorse per affrontare le difficoltà che quotidianamente incontriamo sul nostro percorso di Vita.
La Pasqua è anche questo. La rinascita nel ricordo di chi è morto e risorto, proprio come Dio.