In un mondo che

Non ci vuole più

Il mio canto libero sei tu

E l’immensità

Si apre intorno a noi

Al di là del limite degli occhi tuoi

Resta in mente – e come non potrebbe – la canzone di Lucio Battisti che accompagna i titoli di coda e le immagini di vita reale che si susseguono fino alla conclusione del film “poesia” di Fabio Mollo.

La storia di Luca Trapanese meritava di essere raccontata.

Perché è una storia di speranza, di solidarietà, di diritti e di umanità.

E’ la storia di una persona: single, omosessuale, cattolica e impegnata nel volontariato, che ottiene faticosamente in adozione una bimba, neonata con la sindrome di Down, evitandole un destino, probabilmente infelice, di transumanza da una casa famiglia all’altra.

Belle le immagini del protagonista che si cimenta nell’essere genitore, nel mostrare la sua fragilità, le insicurezze tipiche di chi si mette in gioco, con entusiasmo, generosità, voglia di donare agli altri, nonostante tutto cioè che si è “perso” nel pregresso.

Talvolta, anche sé stesso, in tutto o in parte.

“Nata per te” racconta la realtà della legge italiana, che è spesso farraginosa, lacunosa, difficilmente comprensibile e liberamente interpretabile.

Racconta Napoli attraverso gli occhi lucidi della infermiera del nido che si prende cura di Alba nei suoi primi mesi di vita.

Racconta delle tante minoranze ancora discriminate: single, omosessuali, persone con la sindrome di Down.

Racconta dell’Amore nella sua forma più pura, che può essere cercato, e trovato, anche al di fuori di quel ristretto nucleo di persone che costituisce la tanto declamata famiglia “tradizionale”.

Racconta di una Persona, Luca Trapanese, che, come una moderna Antigone, ha sfidato la legge positiva degli uomini in nome di una legge naturale ben più potente ed autorevole, in base alla quale una qualsiasi Alba ha diritto di essere amata da chi, indipendentemente dal sesso, dall’età, dalla posizione economica e sociale, mostra di possedere quell’amore e di volerglielo incondizionatamente donare.

In un mondo che

Non ci vuole più

Il mio canto libero sei tu

E l’immensità

Si apre intorno a noi

Al di là del limite degli occhi tuoi”