SONO UNA MADRE, NON SONO UNA SCHIAVA

L’occasione di riflessione me l’ha fornita mia figlia ed una sua telefonata che, ricevuta alle 23,45 di un soporifero sabato sera, mi ha destato bruscamente da quello stato di torpore che solitamente accompagna il finale di un film guardato distesi su un confortevole divano, avvolti nel tepore meraviglioso del proprio plaid preferito. “Mamma vieni a prendermi”. Inutile dire che “l’ira funesta del Pelide Achille” mi ha letteralmente travolta. Purtuttavia, infilati stivali e piumino sul pigiama che costituiva il mio abbigliamento già da qualche ora, sono scesa in cortile, ho acceso l’auto e mi sono diretta verso il luogo in cui